Il 23 maggio 1945, Heinrich Himmler, uno dei più alti gerarchi nazisti, si suicida con il cianuro dopo essere finito in mano ai soldati inglese.
Settantacinque anni fa Heinrich Himmler moriva suicida ingerendo una capsula di cianuro. L’ex gerarca nazista era stato catturato da una pattuglia inglese il giorno precedente.
A capo delle SS
Nato in Baviera nel 1900, Himmler aderì al Partito Nazionalsocialista e partecipò al Putsch di Monaco. Negli anni successivi entrò a far parte della SS, scalando le posizioni di vertice fino al ruolo di Reichsfuhrer. Dopo la conquista del potere da parte di Hitler, le Schutzstaffel eliminarono le SA, dirette da Rohm, nella famigerata notte dei lunghi coltelli. Il fuhrer premiò così Himmler, affidandogli il controllo della Gestapo, la polizia politica segreta.
La soluzione finale
Il nome di Himmler è comunque indissolubilmente legato alla soluzione finale della questione ebraica. Egli delegò prima il suo braccio destro Reinhard Heydrich e, in seguito, Adolf Eichmann a portare avanti il programma di sterminio di coloro che erano considerati inferiori alla razza ariana.
La morte di Himmler
Dopo la fuga in Scozia di Rudolf Hess, egli era insieme a Goring immediatamente dopo Hitler nella gerarchia di comando del Terzo Reich. Tuttavia, quando la sconfitta del nazismo era ormai alle porte, Himmler cercò di trattare la resa separata con gli alleati e perciò fu destituito da Hitler. La cattura da parte degli inglesi era il preludio al processo per crimini contro l’umanità e verso una pressoché sicura condanna a morte, anticipata ingerendo del veleno.